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Visualizzazione dei post da dicembre, 2022

Socrate e la cultura del dialogo

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  Socrate Una Figura straordinaria  - Socrate non scrisse nulla ed un che non lasciati simonia anzi dirette di sè -Preferiva il contatto immediato con le persone (in particolare con i giovani) - Abbiamo molte testimonianze indirette, tra cui spicca quella di Platone, che fu suo discepolo e può considerarsi il più attendibile interprete del pensiero del maestro. - Ci sono prevenute brevi considerazioni nella metafisica di aristotele, che non aggiungono nulla di sostanziale in quanto troviamo in platone che presentano un socrate " scopritore del concetto spetta" e teorico della "virtù come scienza ". Il processo e la condanna di Socrate   - processato di un tribunale popolare di Atene e condannato a morte nel 39 a.c. -Socrate fu messo a morte durante il periodo della restaurata democrazia  - fu condannato in una fase di crisi politica e della democrazia in cui il potere avvertiva come una grave minaccia le istanze critiche di un personaggio popolare come lui. - Socr

I sofisti

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  I sofisti  I sofisti sono i primi insegnanti pagati nella storia   Con i sofisti l'esercizio del sapere diventa un mestiere. Il termine sofista nell'antichità significava "sapientissimo", ma nel linguaggio odierno non ha un'accezione positiva.  es. ci sono i cibi sofisticati, sono dannosi per la salute.  Queste connotazioni negative sono state attribuite dai filosofi posteriori: Aristotele  Platone Questo ha fatto si che le opere dei sofisti non fossero né trascritte né conservate. La nuova virtù coincideva:  con la capacità di vivere in società saper partecipare ai pubblici dibattiti essere in grado di convincere gli altri della propria idea assumere decisioni rapide e condivisibili  È dunque una virtù che comportava il confronto civile politico e la padronanza ampia e sicura del linguaggio e della Parola.  i sofisti avevano lo scopo di formare i giovani, offrendogli un sapere pratico e operativo. Protagora  È il pensatore più originale del movimento, famoso in

Ippocrate e la medicina scientifica

  Ippocrate   Il metodo seguito per la cura delle malattie è una delle cose più importanti della scuola medica di Ippocrate.   Esso consiste nell'assumere:   come punto di partenza l'analisi empirica  L'attenta interpretazione razionale dei risultati dell'osservazione Definizione della terapia adeguata      In questa procedura quindi risulta di grande importanza la fase di riconoscimento di segni della malattia che sono indizio della probabile presenza di una determinata patologia.  Il merito principale della scuola ippocratica era quello di non perdere di vista la totalità del fenomeno della malattia o della salute sia nella fase di interpretazione dei segni della malattia sia in quella della cura.  Un altro elemento importante era l'anamnesi (ricostruzione della storia passata del paziente), ciò supponeva un rapporto confidenziale e dialogico tra medico e l'ammalato, specialmente in alcune malattie mentali la cui terapia consisteva per liberare il soggetto da

Matrix

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 Film di fantascienza (1999) Neo è un programmatore di giorno e di notte è un pericoloso hacker  Tenuto sotto osservazione dagli agenti Smith, Brown e Jones, che gli inseriscono una cimice nel corpo per controllarlo. Incontra un'altra hacker, Trinity, che gli propone di seguirla per conoscere il suo capo Morpheus, il quale gli spiegherà tutto riguardo ad una realtà chiamata Matrix.   Neo accetta e dopo averlo liberato dalla cimice, Trinity lo conduce da Morpheus, il quale lo pone di fronte ad una scelta: continuare a vivere la vita come l'ha conosciuto fino a quel momento, oppure scoprire la verità.  Neo decide di rischiare e si risveglia in una realtà totalmente diversa, un mondo post-apocalittico dove le macchine controllano tutto utilizzano gli uomini come fonte di energia, coltivandoli in uteri artificiali collegati a cavi elettrici che li tengono vivi i cerebralmente attivi in una vita simulata i programmata dall'intelligenza artificiale chiamata Matrix, costruita in s

Parmenide e il pensiero dell'essere

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  Parmenide e il pensiero dell'essere  Parmenide è il filosofo dell'unità e della stabilità. Vissuto a Elea (Velia), un'antica colonia greca sulla costa della Campania, Parmenide crebbe in un ambiente culturale e intellettuale aristocratico.  Scrisse un poema in versi intitolato  Sulla natura ,  di cui restano il proemio (introduzione) e vari frammenti della sua opinione. Solo l'essere esiste e può essere pensato Il messaggio di Parmenide, espresso in modo oscuro e difficile, è che  l'essere è, e non può non essere, mentre il non essere non è, e non può essere , il che significa che soltanto l'essere esiste e che il non essere non esiste e non può neanche essere pensato. La nostra mente e il nostro linguaggio, infatti, possono riferirsi solo a qualcosa che c'è, e dunque all'essere, mentre il non essere è impensabile e inesprimibile. Questi concetti sono esposti in due frammenti della sua opera: Ė necessario il dire e il pensare che l'essere sia: infa

Empedocle, Anassagora, Democrito

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Empedocle    Empedocle scrive un poema: S ulla natura in cui descrive la nascita dell'universo e a partire dallo sfero in  cui si mescolano i 4 elementi primordiali: fuoco, acqua, terra, aria.     Tali principi sono eterni immutabili e identici a se stessi, ciò vuol dire che ciascuno di essi può essere suddiviso in parti più piccole ma ogni particella ottenuta conserverà la stessa qualità che aveva  nell'intero.  Secondo lui ci sono 2 forze cosmiche : l'amore e l'odio, mescolando o separando tali forze determinano le 4 Radici, tali forze determinano la generazione e dissoluzione delle cose.   L'esistenza per Empedocle costituisce il momento intermedio , cioè la tensione tra amore e odio.  Anassagora   Dimostra di avere una percezione delle dimensioni e della configurazione dell'universo migliore di quella dei suoi predecessori infatti diceva che il sole ci appare piccolo, perché è molto lontano da noi,  inoltre riteneva che esso non fosse un elemento del nost